Salve cari lettori , cosa vi ha portato
questo particolare autunno? Spero tante cose belle ! Io ho avuto il
piacere di crogiolarmi nel tempo libero tra le pagine di molti libri
,di cui vi parlerò molto ma molto presto. E ci saranno anche delle
belle sorpresine , da parte delle “Effy e May , le ragazze di
Emozioni d'Inchiostro ;) Un concorso veramente magico e libroso!
Anyway oggi , sono qui per parlarvi di
una storia , che tuttavia non essendo stata pubblicata da nessun
editore , mi ha veramente colpita nell'animo dal punto di vista sia
letterario sia stilistico. E siccome questo è un blog , amante
dell'inchiostro , ho deciso di condividere con voi questa
bellissima storia e ciò che l'autrice ha voluto comunicare;questa
storia è stata pubblicata sul sito EFP (sito dedicato alle
fanfiction) , dove ogni lettore è libero di scrivere storie dedicate
non solo ai personaggi di un determinato fandom letterario , o
televisivo che sia , ma anche ai personaggi immaginari che albergano
nella nostra fantasia. Dunque trovo che questo sia molto interessante
, perché è un sito che permette ad aspiranti scrittori di ricevere
pareri oggettivi : oggi qui con noi ci sarà la bellissima e
talentuosa Aniasolary , scrittrice su EFP a tempo libero e autrice di
un'incantevole storia ,che ha interessato la mia parte di divoratrice
d'inchiostro ,“La volpe di Liverpool”.
Trama: Natalie
Truman, diciannove anni, buone intenzioni e scarsa capacità a far
andare le cose come vorrebbe, non ha paura della vita. Tra sogni
difficili, l’amore per un ragazzo irraggiungibile, impropri
pasticci e situazioni imbarazzanti, il desiderio di diventare grande
e sentirsi grande si fa sentire, rendendo il suo nido famigliare
sempre più opprimente.
Il mondo è
ai suoi piedi.Al tempo stesso, quel mondo può caderle addosso.
L’unico modo per affrontarlo è cominciare a camminare con le proprie gambe, sperando di non inciampare nelle sue stesse scarpe.
Ciao Aniasolary !! benvenuta nel blog
“Emozioni d'inchiostro” , Come ti sembra questo insolito
posticino? Gradisci dei Nachos ? Sono buoni come quelli che mangia
Natalie , la tua protagonista e anche piccanti , come Ewan , il
protagonista maschile XD
Aniasolary:Oh,
di certo mi sembra un posticino davvero accogliente, se ci sono dei
nachos mi farà davvero piacere assaggiarli. Non sapevo che anche
Ewan fosse qui, non mi ha avvisato! Ormai fa tutto di testa sua, quel
ragazzo.
M
: Hahaha Bhe che possiamo fare noi ragazze , se non accoglierlo con
gentilezza e tanta stima nei suoi confronti? ! Bene bando
ai bellimbusti e l'ora delle chiacchiere con le ragazze di
“Emozioni d'Inchiostro” u.u
M:
Cosa
ha ispirato il personaggio di Natalie Hanna Truman?
A: Natalie Hanna Truman è nata nel più semplice dei modi: da niente e da tutto. Da niente, perché quando sei a letto con gli occhi chiusi in una attimo di riposo dalla vita frenetica di una liceale in procinto di diplomarsi non ti aspetteresti mai di veder apparire – letteralmente apparire – una ragazza sfuggente, con una coda di capelli arancioni; da tutto perché, e qui mi appresto ad una bellissima definizione da parte di un mio carissimo lettore, Natalie Hanna Truman è tutti noi. Natalie è una ragazza di diciannove anni che ha bisogno di crescere, e lo fa, ha bisogno di andare via, e lo fa, ha bisogno di sbagliare, e lo fa.
M : Su quali basi hai dato vita al carattere dei due protagonisti maschili?
A: I caratteri fanno parte dei personaggi. Nel momento in cui Arthur Benkinson è apparso nella mia mente, mi ha mostrato tutto quello che era, è e sarà nella sua interezza. Lo stesso è accaduto con Ewan Lynch. Non ho deciso assolutamente niente: li ho assecondati in tutto.
M: Come dovrebbe essere una storia “Young Adult” ,secondo te?
A: Penso che definire un libro Young Adult sia davvero limitante. Lo Young Adult è un pubblico più che un genere, quindi quello che potrebbe piacere ad una fascia media di età dai quindici anni in su; in questi libri infatti i protagonisti hanno più o meno la loro età. Per me una bella storia per adolescenti è una bella storia per un pubblico di qualunque altra età: coerente, con personaggi ben costruiti, una buona trama ed un buono stile.
M: Per scrivere una buona storia , quali sono i canoni di partenza?
A: Io seguo un canone e penso che questo Mio Canone sia la base per qualsiasi cosa si scriva: quel che scriviamo dobbiamo sentirlo fin dentro le ossa. I personaggi non sono noi ma, mentre scriviamo, noi diventiamo loro e loro entrano nelle nostre vite. Se sentiamo una storia – e siamo guidati da quella forza splendida che è ispirazione, piacere e bisogno – allora le probabilità che quella storia sia ben accolta dal punto di vista emotivo sono di gran lunga maggiori.
M: Perché hai deciso di scrivere una storia in un contesto “ Comedy” ?
A: Perché avevo bisogno di un sorriso in più – che provenisse da me stessa – e quella ragazza dai capelli arancioni mi ha fatto sorridere dal primo momento in cui ho pensato a lei.
M: Durante il tuo percorso, quali sono state le tue difficoltà nel portare avanti questa storia?
A: Con questa storia non ci sono state difficoltà di stesura, ma ho avuto spesso il timore che non sortisse l’effetto sperato perché è la mia prima storia con tratti Comedy in assoluto, nonostante “La volpe di Liverpool” sia una storia molto onnivora: c’è Commedia, Drammaticità e Malinconia insieme.
M: Domanda piccante ! Prediligi un personaggio in particolare?
A: Mi salvo da ogni inconveniente citando il signor Zot di San Pietroburgo, il vicino della nostra protagonista, sempre pronto ad offrire un goccio di vodka per spegnere la tristezza.
M: Qual è messaggio che dovrebbe trasmettere “La volpe di Liverpool “ ?
A: Che arriva sempre il momento di pagare i conti, che quando si cade ci si può sempre rialzare, che non possiamo mai avere davvero il controllo della nostra vita ma la cosa importante, cercando di fare sempre il nostro meglio, è viverla, affrontare le difficoltà a testa alta, essere noi stessi ed imparare ad amarci.
M: Cosa conta davvero in una storia?
A: Uno stile piacevole e una buona grammatica sono scontate. Una bella trama arricchisce, ma per me sono i personaggi – i loro caratteri, le loro evoluzioni, il loro modo di essere – a rendere una storia davvero speciale. Perché se i personaggi sembrano vivi, allora è la storia giusta.
M : Il finale è importante perché completa un viaggio… Ma è la parte più difficile da scrivere per un autore?
A: È la parte più difficile perché, anche se finire una storia è una bellissima soddisfazione, ti farà sempre sentire triste dire addio a quei personaggi, a cui inevitabilmente ti sei affezionato tantissimo.
Quali sono i generi letterari che preferisci?
Leggo davvero tutto quando ben scritto ed appassionante, quindi non mi faccio alcun tipo di problema. Classici, Storici, Fantasy e vari sottogeneri, Filosofici, Young Adults, Thriller, Sovrannaturali.
M: Infine pensi che Efp sia una piattaforma che offre una qualche possibilità ?
A: Efp ti offre tante possibilità: ti aiuta a migliorare, ti permette di condividere quello che scrivi con altre persone, puoi leggere belle storie di altri autori. Penso che sia stata davvero una fortuna, per me, trovare questo sito in cui ho avuto modo di conoscere persone davvero meravigliose.
A: Natalie Hanna Truman è nata nel più semplice dei modi: da niente e da tutto. Da niente, perché quando sei a letto con gli occhi chiusi in una attimo di riposo dalla vita frenetica di una liceale in procinto di diplomarsi non ti aspetteresti mai di veder apparire – letteralmente apparire – una ragazza sfuggente, con una coda di capelli arancioni; da tutto perché, e qui mi appresto ad una bellissima definizione da parte di un mio carissimo lettore, Natalie Hanna Truman è tutti noi. Natalie è una ragazza di diciannove anni che ha bisogno di crescere, e lo fa, ha bisogno di andare via, e lo fa, ha bisogno di sbagliare, e lo fa.
M : Su quali basi hai dato vita al carattere dei due protagonisti maschili?
A: I caratteri fanno parte dei personaggi. Nel momento in cui Arthur Benkinson è apparso nella mia mente, mi ha mostrato tutto quello che era, è e sarà nella sua interezza. Lo stesso è accaduto con Ewan Lynch. Non ho deciso assolutamente niente: li ho assecondati in tutto.
M: Come dovrebbe essere una storia “Young Adult” ,secondo te?
A: Penso che definire un libro Young Adult sia davvero limitante. Lo Young Adult è un pubblico più che un genere, quindi quello che potrebbe piacere ad una fascia media di età dai quindici anni in su; in questi libri infatti i protagonisti hanno più o meno la loro età. Per me una bella storia per adolescenti è una bella storia per un pubblico di qualunque altra età: coerente, con personaggi ben costruiti, una buona trama ed un buono stile.
M: Per scrivere una buona storia , quali sono i canoni di partenza?
A: Io seguo un canone e penso che questo Mio Canone sia la base per qualsiasi cosa si scriva: quel che scriviamo dobbiamo sentirlo fin dentro le ossa. I personaggi non sono noi ma, mentre scriviamo, noi diventiamo loro e loro entrano nelle nostre vite. Se sentiamo una storia – e siamo guidati da quella forza splendida che è ispirazione, piacere e bisogno – allora le probabilità che quella storia sia ben accolta dal punto di vista emotivo sono di gran lunga maggiori.
M: Perché hai deciso di scrivere una storia in un contesto “ Comedy” ?
A: Perché avevo bisogno di un sorriso in più – che provenisse da me stessa – e quella ragazza dai capelli arancioni mi ha fatto sorridere dal primo momento in cui ho pensato a lei.
M: Durante il tuo percorso, quali sono state le tue difficoltà nel portare avanti questa storia?
A: Con questa storia non ci sono state difficoltà di stesura, ma ho avuto spesso il timore che non sortisse l’effetto sperato perché è la mia prima storia con tratti Comedy in assoluto, nonostante “La volpe di Liverpool” sia una storia molto onnivora: c’è Commedia, Drammaticità e Malinconia insieme.
M: Domanda piccante ! Prediligi un personaggio in particolare?
A: Mi salvo da ogni inconveniente citando il signor Zot di San Pietroburgo, il vicino della nostra protagonista, sempre pronto ad offrire un goccio di vodka per spegnere la tristezza.
M: Qual è messaggio che dovrebbe trasmettere “La volpe di Liverpool “ ?
A: Che arriva sempre il momento di pagare i conti, che quando si cade ci si può sempre rialzare, che non possiamo mai avere davvero il controllo della nostra vita ma la cosa importante, cercando di fare sempre il nostro meglio, è viverla, affrontare le difficoltà a testa alta, essere noi stessi ed imparare ad amarci.
M: Cosa conta davvero in una storia?
A: Uno stile piacevole e una buona grammatica sono scontate. Una bella trama arricchisce, ma per me sono i personaggi – i loro caratteri, le loro evoluzioni, il loro modo di essere – a rendere una storia davvero speciale. Perché se i personaggi sembrano vivi, allora è la storia giusta.
M : Il finale è importante perché completa un viaggio… Ma è la parte più difficile da scrivere per un autore?
A: È la parte più difficile perché, anche se finire una storia è una bellissima soddisfazione, ti farà sempre sentire triste dire addio a quei personaggi, a cui inevitabilmente ti sei affezionato tantissimo.
Quali sono i generi letterari che preferisci?
Leggo davvero tutto quando ben scritto ed appassionante, quindi non mi faccio alcun tipo di problema. Classici, Storici, Fantasy e vari sottogeneri, Filosofici, Young Adults, Thriller, Sovrannaturali.
M: Infine pensi che Efp sia una piattaforma che offre una qualche possibilità ?
A: Efp ti offre tante possibilità: ti aiuta a migliorare, ti permette di condividere quello che scrivi con altre persone, puoi leggere belle storie di altri autori. Penso che sia stata davvero una fortuna, per me, trovare questo sito in cui ho avuto modo di conoscere persone davvero meravigliose.
Un
grazie immenso ad Aniasolary che ha prestato un po' del suo tempo per
questa intervista!
Aniasolary
c'è qualcosa che vorresti dire a chi come te sogna di fare la
scrittrice o lo scrittore?
Chiunque
può riuscire a realizzare il proprio sogno?
*Ewan
guarda con un sorriso beffardo la nostra Guest*
A:
Ewan,
smettila di guardarmi così, NON SCRIVERO' QUELLA SCENA. Comunque, a
parte gli scherzi. Non so come si possa definire scrittore qualcuno e
perché, di questi tempi. Ma se ami la scrittura, scrivi, scrivi e
scrivi. Leggi, leggi e leggi. Ama, ama, ama ciò che fai. E allora il
tempo non sarà sprecato e avremo vissuto altre mille vite e allora,
se è quello per cui siamo nati, ce la faremo.
See you soon , guys !