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giovedì 21 febbraio 2013

Giorgio Marconi e "Il precario equilibrio della vita"

Qualche tempo fa Giorgio Marconi ci ha chiesto gentilmente una recensione del suo libro "Il precario equilibrio della vita", è finalista al Premio Le Fenici 2011 e al Premio Nicola Calabria Editore 2011, è stato pubblicato dalla casa editrice Montag.

Premesso, non siamo appassionate di Letteratura Italiana ma questo libro è risultato molto intenso e particolarmente piacevole. 




Titolo: Il precario equilibrio della vita
Autore: Giorgio Marconi
Editore: Montag
Genere: Letteratura Italiana
Collana: Gli orizzonti
Pagine: 112
Prezzo: 18,00 €











Giulio Matreschi, pittore, ricoverato in una casa di riposo, racconta la sua vita a Goffredo, impiegato delle poste che va a trovarlo per consegnargli una lettera giunta a destinazione con un ritardo di cinquant'anni. È la lettera di Clara, l'unica donna che il pittore abbia mai amato e che, se ricevuta nel 1939, avrebbe potuto cambiare la sua vita. Alla vicenda si intreccia la simpatia che nasce tra Goffredo e Yvonne, infermiera della casa di riposo. Le storie dei tre protagonisti si legano nella cognizione che l'Amore non è mai sprecato, ma trova il modo di esprimersi anche a distanza di decenni. Amore che riesce finalmente ad abbracciare le loro esistenze, in bilico e sempre alla ricerca di un equilibrio pur nella consapevolezza della sua inconfutabile precarietà.

 Giulio Matreschi è il protagonista di questa storia, un anziano (quasi centenario) uomo che si ritrova tra le mani una lettera scritta dall'amore della propria vita. 
I personaggi presenti nel romanzo sono pochi ma tutti ben delineati, dettagliati e curati; durante la lettura si nota in ogni pagina l'attenzione e la passione che l'Autore Giorgio Marconi ha messo nella stesura del romanzo. 
Ci ha sorpreso e appassionato moltissimo uno dei personaggi presenti, Goffredo; Un anziano postino, che recapita la lettera nelle mani di Giulio e si emoziona quando lo stesso gli inizia a raccontare nei dettagli e con estrema passione la storia della sua vita. 
Goffredo ci è sembrato fin da subito un bambino a cui vengono raccontate le avventure più incredibili. 
Una sola volta abbiamo letto un romanzo di Letteratura Italiana capace di prenderci nello stesso modo de Il precario equilibrio della vita e ne siamo molto sorprese e felici. 
Spesso durante la lettura ci siamo chieste: "e se questa lettera fosse stata consegnata a tempo debito al povere Giulio.. sarebbe cambiata la sua vita?".. Ebbene si perchè dovete sapere (ma certamente lo saprete se avete letto la recensione) che la lettera recapitata la povero Giulio, è della sua tanto amata Clara, l'unica donna della sua vita.. lettera purtroppo smarrita dalle poste e mai arrivata.

“ L'Amore quello vero, non va mai perduto. Trova sempre il modo di manifestarsi, di ritornare.”

Quella sopra citata, è stata la nostra frase preferita, parole sentite con il cuore e vere in ogni loro sfaccettatura. Non pensavamo di trovare tanto amore in queste pagine, sinceramente eravamo convinte (senza leggere la trama) che fosse uno di quei libri culturali complessi e perchè no "noiosi" che poi non è nemmeno il termine adatto, invece ci siamo ricredute leggendolo.
La narrazione di questo romanzo si evolve passo passo, racconto dopo racconto e si delinea nella descrizione dei personaggi e dei loro caratteri.
Un’emozione dopo l’altra...
Un libro davvero ben congeniato.
Bisogna anche dire che parlando di personaggi anziani ci si aspetta qualcuno di monotono e noioso, ma ci si sbaglia. L'Autore, Giulio Marconi ha dato vita ad arzilli "vecchietti", simpatici e pieni di emozioni e vitalità che ispirano simpatia e dolcezza allo stesso tempo.
Secondo noi questo è un romanzo in grado di far commuovere con una bellissima storia d'amore, leggera e mai volgare che sa farti innamorare...



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