Dopo un viaggio mozzafiato nel mio stato preferito sono tornata da voi con un milione di recensioni e opinioni fantastiche.
Questo viaggio mi è servito moltissimo, adesso sono nuovamente allegra come un tempo e non vedo l'ora di condividere con voi tutte le sfaccettature dei nostri amatissimi libri.
Bene, come saprete da Facebook, ho letto un Thriller molto particolare misto a un racconto giornalistico tratto da una storia vera...
Titolo: A Sangue Freddo
Autore: Truman Capote
Casa Editrice: Garzanti
Genere: Racconto Giornalistico - Thriller
Prezzo: 16€
Pagine: 391
Pubblicato nel 1966, "A sangue freddo" suscitò una serie di polemiche di carattere letterario ed etico-sociale. L'autore venne accusato, tra l'altro, di voyerismo cinico, per aver voluto registrare "oggettivamente" un fatto di cronaca nera, anzi di violenza gratuita, avvenuta nel cuore del Middle West agricolo: lo sterminio brutale di una famiglia da parte di due psicopatici. Nel libro, la visione puntuale delle dinamiche della vicenda, ottenuta grazie all'assidua frequentazione dei due colpevoli, giustiziati dopo un processo durato sei anni, è filtrata e riscattata attraverso una sapiente rielaborazione stilistica.
A Sangue Freddo mi ha subito colpito, ma inizialmente non avevo la minima idea del perché, poi parlando con un'autrice Federica Soprani, ho scoperto che questo libro parlava di una storia vera o per l'esattezza di un vero e proprio omicidio e mi disse che questo libro aveva segnato moltissimo l'autore per svariati motivi, così, molto interessata, sono andata a fare qualche ricerca sul web e ho letto molto informazioni relative all'omicidio.
Forse vi sembrerà strano ma se i libri che leggo parlano di una storie vere, divento molto curiosa e ho bisogno di saperne sempre di più su quello che è successo.
MA
E si, c'è un ma v.v ..
Ovviamente sapevo che questo libro si alternava a racconti giornalistici MA (appunto) non pensavo che fossero così pensanti quei capitoli..
ODDIO
Un peso esagerato! Pensate in 3 settimane ho letto 6 capitoli (allucinante) e dopo quelli ho chiuso il libro, lo appoggiato sul tavolino e il giorno successivo mi sono messa a girargli attorno come un cacciatore con la sua preda xD e pensavo..
"non puoi essere tutto così pesante, è impossibile!"
Si sono abbastanza pazzerella ahaha lo so.. MA avevo ragione, non era tutto così pesante. Il 90% dei capitoli hanno un ritmo incalzante, sono interessanti e scritti davvero bene, ti trascinano nel racconto e il lettore non può non immergersi in tutto questo. Ho trovato solamente l'inizio e la fine veramente pesanti ma in fin dei conti ci poteva stare.
Il racconto è costituito da numerosi e differenti punti di vista, che permettono al lettore di conoscere a poco a poco i componenti della famiglia Clutter e gli assassini.
Ovviamente sappiamo fin dall'inizio che saranno massacrati, che erano brave persone, vittime innocenti di una violenza insensata... ma sappiamo anche che gli assassini erano due e impariamo a conoscerli via via che si susseguono i capitoli. Tutto questo, secondo me induce il lettore a sviluppare un sentimento di partecipazione.
I primi capitoli che ho definito noiosi in realtà non sono noiosi, ma pensanti; per via del metodo di scrittura. Infatti in questi capitoli viene descritto l'ambiente in cui verrà commesso l'omicidio e vengono presentati i protagonisti (la Fam. Clutter e gli assassini) sotto differenti punti di vista, ho trovato impossibile non immaginare il loro ultimo giorno di vita.
Capote racconta con incredibile freddezza e lucidità gli avvenimenti che hanno portato due uomini non malvagi a compiere un omicidio tanto efferato.
A Sangue freddo è un vero e proprio CAPOLAVORO
Lieta di averti ben consigliato ;)
RispondiEliminaFederica
Grazie davvero di cuore i consigli sono sempre ben accetti!
Elimina